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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Regalo di natale

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Sono in pausa, vado a dare uno sguardo ai commenti non letti, e mi trovo questo elemento (modo di dire per non dire altro) che mi ha caricato questo regalo per Natale che voglio condividere. Avatar e messaggio sono chiarissimi, pure con recapito cellulare. Teoricamente lo riporto nel caso interessasse a qualcuno. Molto meno teoricamente lo ritengo una bufala e, altresì, una grandissima rottura di marroni (grosse castagne, attualmente in piena raccolta, gustosissime arrostite, volgarmente dette caldarroste). Metto l' incipit in grassetto per distinguere nettamente questa apertura dal messaggio. A questo elemento (sempre in alternativa a un titolo volgare) mi permetto di dire che ci sono tantissimi paesi in cui andare, per cui non gli specifico neanche a quale lo mando, scelga in piena libertà.  Tortora Giuseppe 24 ottobre 2018 08:58 Salve, Stai cercando un prestito? Offriamo prestiti a tassi di interesse molto bassi di 3%. Diamo prestiti per tutti i paesi del mondo. Di...

Il 'buon compleanno' di Trilussa

Non è necessario esser caduti in guerra per riconoscersi in questa poesia, che non è d'augurio ma di compendio. Fa il paio con 'A   livella di Totò... Entrambe, e chissà quante altre meno note, ci ricordano quanto siamo tutti uguali e della stupidità di rendercene conto soltanto "dopo", quando sono altri a riconoscere questo stato, essendo noi ormai parificati. Bianco, nero, giallo, verdastro sono soltanto colori, rubati all'iride e scioccamente affibbiati a fantomatiche razze. Il sangue è rosso per tutti, il cuore batte per tutti, i muscoli si tendono per tutti... Tutti amiamo e, purtroppo, anche tutti odiamo, per tanti motivi, per tante provocazioni, per tante ingiustizie. Odiare per scelta di razza è quanto di più odioso sia concepibile, poiché non ha alcuna motivazione se non quella di una mente completamente bacata. Fra cent’anni «Da qui a cent’anni, quanno ritroveranno ner zappà la terra li resti de li poveri sordati morti ammazzati in guerra, pensate ...

Passata di primavere

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Diana, aveva sedici anni

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Una poesia di Carla Krilù, dedicata a una compagna, amica della sua adolescenza, quando gli affetti hanno la purezza e l'innocenza ancora bambine. Sedici anni, aveva quest'amica quando un tragico accidente troncò la sua vita in bocciolo...  Ecco, con queste parole, che raccontano l'ancora struggente dolore per una perdita così precoce, così inatteso, dà l'idea di un fiore spezzato, con quella gocciolina di umido che esce dal gambo ferito, il pianto di un fiore strappato alla terra che lo aveva appena generato.   Morire a sedici anni, quando il cielo è ancora azzurro e i sogni, appena abbozzati, sono tinti di rosa... Una finestra aperta verso il mondo, che un violento colpo di vento richiude, con un boato che il passare del tempo non riesce a smorzare. Anzi, il passare degli anni ravviva il rumore, alimenta il dolore. E la domanda, quella cui non siamo in grado, né mai lo saremo, di rispondere, che propone il mistero dell'eternità: perché?  Gennaio 196...