Sei mesi e mezzo dopo...
Siamo in un tunnel, il varco all'entrata si è chiuso, quello d'uscita è lontano, un lontano quasi infinito. La guardo negli occhi, le parlo e mi ascolta ma non riesce a capirmi; mi guarda negli occhi, mi parla e la ascolto ma non riesco a capirla. La chiamo per nome, lo grido il suo nome, è come un urlo sott'acqua, si frantuma in mille bolle, piene di silenzio. Una parete di cristallo ci divide... siamo di fronte l'uno all'altra, le braccia tese, a chiedere aiuto le sue, impotenti a darlo le mie. Universi paralleli, divisi da un velo, impenetrabile. Ogni tanto una luce illumina l'antro, un fuoco fatuo una stella cadente, un breve lampo... poi tutto si spegne. Al ritorno del buio fisso l'oscurità, in attesa che altra fiammella s'accenda. Rassegnarsi alla morte fa parte della vita; rassegnarsi alla vita, a questa vita, è un peso che schiaccia; la tegola iniziale è divenuta m...