Al rotondamento di quel bilancio mancano esattamente € 113,50 (centotredicivirgolacinquanta 'miserabili'centesimidieuro).
Eccheccevò...
Così monssù travet si era messo all'opera, e non ci aveva messo troppo a scoprire che, in tutta Italia, una sola persona mancava all'appello.
Dalla sommaria verifica era emerso che una certa Elena X latitava dall’elenco.
Eccheccevò...
Così monssù travet si era messo all'opera, e non ci aveva messo troppo a scoprire che, in tutta Italia, una sola persona mancava all'appello.
Dalla sommaria verifica era emerso che una certa Elena X latitava dall’elenco.
Pertanto:
“Gentile
Signora, Le comunichiamo, per conto
dell’Amministrazione Finanziaria-Sportello Abbonamenti TV, che il Suo
nominativo, all’indirizzo su indicato (l’indirizzo di inoltro di questa
corrispondenza), non risulta presente
negli elenchi degli abbonati alla televisione”.
A seguire,
il richiamo al d.r.l. 246/1938 e le sanzioni per il mancato adempimento di
questo “dovere”.
Allegati: una cartolina per comunicare l’eventuale codice di
abbonamento in corso e il bollettino postale per il pronto versamento onde “evitare
qualsiasi onere ulteriore”.
Specifica:
Elena da oltre trent’anni abita in casa della sorella e del marito di costei,
quindi suo cognato. Sarebbe più appropriato dire che abita in una casa 'anche' sua,
per via di una specie di usucapione acquisita nel tempo.
In precedenza aveva abitato, dalla nascita e fino alla loro morte, in casa dei genitori.
Che, regolarmente in regola col canone/imposta, le avevano generosamente consentito di vedere con loro il poco ricevibile, per via di un cono d'ombra dei segnali nella zona di residenza.
In precedenza aveva abitato, dalla nascita e fino alla loro morte, in casa dei genitori.
Che, regolarmente in regola col canone/imposta, le avevano generosamente consentito di vedere con loro il poco ricevibile, per via di un cono d'ombra dei segnali nella zona di residenza.
Questo
cognato è abbonato, ahilui, alla televisione dagli anni ’70. Essendo legato al
passato in tutte le sue forme conserva ancora la ricevuta del primo versamento (12.000
lire, oggi € 6,20 circa). E ha esaurito i martelli con cui a ogni rinnovo annuale se
le spiaccica a sogliola, pensando a quel primo ‘obolo’ che lo ha legato per
sempre a un barcone in costante affamata deriva.
(Galeotta fu la filodiffusione, una musica nitida diffusa in casa con poche lire in più in aggiunta all'abbonamento telefonico di base. Solo che in seguito era arrivata la nota che, per ricevere le trasmissioni in filodiffusione bisognava essere abbonati alla radiotelevisione. Con l'ingenuità tipica degli sposini, a ben altro intenti nei primi anni di coniugamento, aveva aderito: anello al dito per le nozze, catena alla caviglia per vedere, a tempo perso, un tubo catodico animato).
Già qualche anno prima ad Elena X era arrivato lo stesso identico messaggio, e la cosa si era risolta con l’invio della cartolina col codice-ombrello del cognato, che giustificava la sua assenza dall’elenco delle vittime di RAImoloch.
Evidentemente accolta, visto che non ebbe altro seguito.
(Galeotta fu la filodiffusione, una musica nitida diffusa in casa con poche lire in più in aggiunta all'abbonamento telefonico di base. Solo che in seguito era arrivata la nota che, per ricevere le trasmissioni in filodiffusione bisognava essere abbonati alla radiotelevisione. Con l'ingenuità tipica degli sposini, a ben altro intenti nei primi anni di coniugamento, aveva aderito: anello al dito per le nozze, catena alla caviglia per vedere, a tempo perso, un tubo catodico animato).
Già qualche anno prima ad Elena X era arrivato lo stesso identico messaggio, e la cosa si era risolta con l’invio della cartolina col codice-ombrello del cognato, che giustificava la sua assenza dall’elenco delle vittime di RAImoloch.
Evidentemente accolta, visto che non ebbe altro seguito.
Adesso come allora aveva pensato che la stessa versione sarebbe stata accettata; e teoricamente non poteva essere altrimenti.
Re-inviata,
dunque, la cartolina, specificando la copertura di Elena X, indicata come
convivente con i suoi famigliari, con l’invito implicito a non battere più
cassa a questo indirizzo.
Sembrava
cosa fatta, abbandonata nel dimenticatoio delle cose ovvie.
Dopo quattro
mesi era arrivata una lettera di specifica:
Giusto quelli che mancano per arrotondare la relativa cifra in bilancio.
Giusto quelli che mancano per arrotondare la relativa cifra in bilancio.
A questo
punto nella lettura finale degli acronimi fin qui descritti, la RAI diventa
RaraAudëre.It, poiché ci vuole un bel coraggio per andare a scavare situazioni
squisitamente personali pur di racimolare qualche altro spicciolo (‘spicciolo’
per la Rai, visto l’importo della raccolta, non per chi a questa raccolta
concorre obtorto collo).
Per questo
Ente la convivenza sotto uno stesso tetto (non necessariamente nello stesso
letto; che se anche fosse, si perdoni l’eufemismo, non dovrebbero essere
cazzi che riguardano la Rai) pur in distinti nuclei famigliari, non può
esistere.
Come, invero, non può
esistere l’obbligo di specificare i perché del mantenimento di una determinata
situazione di vita famigliare.
Men che meno alla Rai.
Men che meno alla Rai.
A dar retta
all’interpretazione di quel travet, e, per lui, della Rai tutta,
Elena X potrebbe guardare i programmi televisivi ovunque (al bar, in un circolo,
in sala d’attesa del dentista, in farmacia, i maxischermi nelle piazze…), pur
non facendo parte dei rispettivi nuclei famigliari dei titolari di quegli abbonamenti…
In casa
della sorella (per esteso casa sua), no.
Qui, a casa sua, dovrebbe
tenere bene in vista il badge che
giustifichi il suo diritto alla visione.
Per estensione del Raipensiero, il possesso di un apparecchio "atto od adattabile ecc." per adempiere l'obbligo del versamento del quantum via via richiesto è un optional: in realtà l'ideale sarebbe quello che "tutti" dovrebbero pagare questa imposta, con sconti esclusivi ai non vedenti (che però potrebbero "sentire" l'audio televisivo) e ai non udenti (poiché potrebbero "vedere" le immagini; a questi sconto limitato per via delle trasmissioni sottotitolate).
Ultima ratio, che a leggere meglio quell'art. 1 r.d.l. 246/1938, fin qui troppo citato, poteva essere tranquillamente la prima e unica, che avrebbe evitato tanta posta, tante chiacchiere e tanti giramenti di:
Dopo di che mamma Rai dovrà mobilitare (oltre alla Guardia di Finanza che è già al suo servizio permanente specifico), tutte le altre forze armate nazionali, riesumando magari pure i Mas, che quanto al loro audëre sono diventati famosi, per ottenere gli spiccioli che mancano al suo bilancio.
Solo allora Elena X cederà alla violenza fisica; a quella psicologica mai.
Per estensione del Raipensiero, il possesso di un apparecchio "atto od adattabile ecc." per adempiere l'obbligo del versamento del quantum via via richiesto è un optional: in realtà l'ideale sarebbe quello che "tutti" dovrebbero pagare questa imposta, con sconti esclusivi ai non vedenti (che però potrebbero "sentire" l'audio televisivo) e ai non udenti (poiché potrebbero "vedere" le immagini; a questi sconto limitato per via delle trasmissioni sottotitolate).
Ultima ratio, che a leggere meglio quell'art. 1 r.d.l. 246/1938, fin qui troppo citato, poteva essere tranquillamente la prima e unica, che avrebbe evitato tanta posta, tante chiacchiere e tanti giramenti di:
Dopo di che mamma Rai dovrà mobilitare (oltre alla Guardia di Finanza che è già al suo servizio permanente specifico), tutte le altre forze armate nazionali, riesumando magari pure i Mas, che quanto al loro audëre sono diventati famosi, per ottenere gli spiccioli che mancano al suo bilancio.
Solo allora Elena X cederà alla violenza fisica; a quella psicologica mai.
Fine (forse)